25 Aprile 1945.
L'ITALIA LA RESISTENZA
LA LIBERAZIONE
Il “ vento fischia ancora ”
Fra poco sara' il 25 aprile una data essenziale per la nostra storia REPUBBLICANA , oggi possiamo sentirci liberi. IL 25 APRILE 1945 FU LIBERATA LA CITTA' DI MILANO E DI TORINO E QUESTA DATA E' POI ADOTTATA COME GIORNATA SIMBOLICA DELLA LIBERAZIONE DEL NOSTRO PAESE DI TUTTA L'ITALIA DALL'OCCUPAZIONE NAZIFASCISTA. LA RICORRENZA DEL 25 aprile non e' solo festa della liberazione e' festa della riunificazione d'Italia nel suo profondo significato nazionale.
Il 25 aprile del 1945 viene comunemente ricordato dalla storiografia ufficiale come la data della “ Liberazione” del Popolo Italiano dal giogo e dall’orrore del nazifascismo. Col tempo la memoria ingiallisce, i ricordi dei vivi, sempre meno, si attenuano e non mancano i tentativi di sminuirne il valore fondamentale per la rinascita della democrazia italiana. Senza voler mitizzare o, peggio ancora appropriarsene come cosa di parte, la Resistenza ha rappresentato uno dei momenti più alti della storia del Paese. In questa occasione il vento deve fischiare ancora per ricordare i valori delle vittime civili di guerra e per chi è caduto per darci la libertà. Da quel movimento spontaneo e di popolo, dal sacrificio dei tanti martiri che sacrificarono le loro giovani vite per un alto ideale, nasce l’Italia moderna e la sua Costituzione che è una delle più avanzate del mondo intero. Per cui è doveroso, prima ancora che giusto, celebrare il valore inalienabile della Resistenza. Anzi oggi come allora, anche se in termini e condizioni diversissime, tante sono le storture della società che debbono essere superate, tante le ingiustizie sociali e troppe le sofferenze ed i disagi che tanta parte degli italiani tutt’ora soffrono. Per cui, pur nella consapevolezza che il raggiungimento della società perfetta rimane una bella utopia, ogni persona giusta e di buon senso ha il dovere, nel ricordo di quel 25 Aprile 1945, di impegnarsi per migliorarlo questo nostro mondo ancora così tanto ingiusto.
Aurelio Frulli
Vice Presidente
Associazione Nazionale
Vittime Civili di Guerra
Opera (ricordati di ricordare)
(opere del pittore Paolo Calamai)