Alle 2:00 di domani entra in vigore l’ora legale e sarà necessario spostare le lancette degli orologi un’ora in avanti. Comparsa in Italia per la prima volta nel 1916 come misura di guerra, è stata fissata definitivamente soltanto pochi anni fa, nel 2010, con l’art. 22 della legge 96, che stabilisce la sua introduzione alle 2:00 del mattino dell’ultima domenica di marzo e il suo termine alle 3:00 dell’ultima domenica di ottobre (quest’anno cadrà il 27 ottobre).
Da domani vi sarà quindi uno sfasamento fra l’ora astronomica, legata al moto apparente del Sole e quella ufficiale. Sebbene si perdano di colpo 60 minuti di sonno, l’ora legale ha comunque i suoi vantaggi, soprattutto sotto il punto di vista del risparmio energetico; è stato infatti stimato da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, che durante il periodo in cui era in vigore l’ora legale, lo scorso anno sono stati risparmiati nel Paese complessivamente circa 613 milioni di kilowattora, ossia circa il consumo medio annuo di elettricità di 205 mila famiglie, per un valore di oltre 100 milioni di euro.
Complessivamente quindi sembra che gli svantaggi, derivati dal cambio improvviso apportato al nostro orologio biologico siano decisamente inferiori rispetto ai vantaggi non solo di tipo economico, ma anche psicologico, legati al fatto di poter usufruire di circa un’ora in più di luce ogni giorno. Questo sembra avere anche una spiegazione scientifica, come emerso da alcuni studi, che evidenziano come la vita frenetica di oggi giorno e lo stress che ne comporta rappresentino in questo caso un aiuto; il nostro fisico è infatti più “flessibile” ai cambiamenti e ormai la perdita di 60 minuti non rappresenta più un grande ostacolo.
Dunque non resta che mandare avanti l’orologio e goderci l’avvicinarsi dell’estate.
Lara Fossi