OTTIMISMO....
Siate sereni!....
BUON ANNO A TUTTI
Chi avesse pensato che con la fine dell'anno e della tanto “deprecata” o “decantata” Prima Repubblica, la politica si sarebbe purificata liberandosi dai ricatti dei doppi giochi, dai vampiri, dalle sanguisughe e mezzane, aveva sbagliato di grosso le sue valutazioni. Nella nostra Prato la politica è divisa fra schiamazzi ed allucinanti argomentazioni. Pochi sono stati i fatti. Il consiglio comunale a Prato è stato rinnovato, ma prevale la voce del silenzio. Rimangono a galla solo le divisioni interne tra i partiti, le proposte politiche sono chiuse nel cassetto, in omaggio al poltronismo, alla politica disinteressata al disprezzo dei cittadini. Non è che a livello nazionale o regionale la situazione sia più brillante. I problemi, se dopo a quasi 20 anni dalle vicende di tangentopoli "mani pulite" i risultati sono questi; non ci rimane che dire: povero Paese nostro”. Dopo la politica delle ideologie e dei valori siamo ancora oggi alla politica degli interessi, delle poltrone e del ladrocinio generalizzato. La cosa più grave è che i primi responsabili di questa inarrestabile decadenza sono i due grandi schieramenti di centro sinistra e di centro destra che, chiudendo gli occhi convinti di cavalcare "la tigre", hanno permesso la crescita degli inquilini dei “cialtroni di turno” "dei furbetti del quartierino" "del passaggio di casacca da un partito all'altro" L’illusione del miraggio del tanto decantato benessere nasconde la sofferenza, la sopraffazione e l’indifferenza che portano questo Paese al declino. Quando riusciremo a vincerlo e ad appropriarci del gusto della libertà, della lotta democratica e della solidarietà, della proposta politica, sociale, avremo forse una ragionevole bagliore di luce. Prato si salva? ce la farà? La situazione economica non è tra le migliori. Proliferano i rinnovatori politici improvvisati di turno detti "rottamatori". Non è facile: urlano tutti :”al lupo...al lupo....al lupo! Sono i soliti "urli" da tantissimi anni a questa parte... ormai tra i cittadini, nessuno ci crede più!
Paolo Calamai.