ANDREA FRANCESCHINI SCRITTORE
AMORE E SEN TIMENTI
“La necessità di scrivere”. Così sintetizza la sua passione, ormai professione, Andrea Franceschini, giovane e talentuoso scrittore emergente pratese.
In questa ottica la scrittura diventa un impellente bisogno: “Quando arrivi a leggere una media di 50/60 libri all’anno” spiega Franceschini “si crea come un overdose interna che si riversa fuori”.
Un primo approccio appassionato alla lettura è alla base di questo lungo processo che ha portato Andrea Franceschini a scrivere e pubblicare romanzi.
L’avventura ebbe inizio nel lontano a.s. 1995/1996 quando la prof.ssa di Lettere del liceo C. Livi suggerì a Franceschini di frequentare un corso di scrittura creativa presso il Museo Pecci.
Fu solo l’inizio, nel 2004 nasce il suo primo romanzo: “Folli ambizioni” un noir sul satanismo in Prato. Edito nel 2007 da Cicorivolta editore.
“Un libro si legge, non si argomenta” ecco come vede Andrea Franceschini il rapporto con la lettura e quindi con i suoi lettori, “Occorre lasciare un’interpretazione soggettiva del romanzo che non necessariamente deve combaciare con quella dell’autore” conclude lo scrittore.
Un genere, quello scelto da Franceschini, che esula la narrativa italiana, incentrata per lo più su tematiche di amore e sentimenti, che fa riferimento al romanzo mainstream sullo stile di Fabio Volo.
“Dei pochi scrittori italiani contemporanei prediligo Faletti e il suo genere di thriller” commenta il giovane romanziere “ anche se io mi muovo sul noir e la mia musa é il Giappone”.
Un amore incondizionato quello di Andrea per la terra del sol levante.
“Ne subisco il fascino sin da quando ero ragazzetto” spiega “ prima i cartoni animati, poi la lettura dei manga fino alla scoperta del romanzo e di quel microcosmo che è la letteratura giapponese”.
Da qui nasce la predilezione per scrittori come Murakami Haruku.
Una cultura distante dalla nostra, fatta di pause, di narrazione e non di sola e pura azione.
“Nella letteratura orientale si narra per narrare, non un fatto ma per rendere credibile l’onirico tramite il processo narrativo” dice Franceschini.
Un processo, quello che porta alla stesura di un romanzo, che parte da una forte documentazione: “Tutto quello che scrivo parte dalle letture, dai numerosi viaggi in Giappone, da quanto ho assaporato personalmente”afferma.
Il genere dei suoi libri è quello noir. “Se ambientati in Italia non avrebbero la stessa resa” spiega.
Li definisce appunto horror alla giapponese, urban fantasy dove si distinguono componenti programmati sullo stile del film “The Ring”.
Per Andrea Franceschini il romanzo è come uno schema su cui viene pianificata una storia, capitolo per capitolo, facendo tesoro di Stephen King l’esponente di spicco del thriller-noir.
Sono ben 5 gli inediti, l’ultimo uscito “Niente è come sembra”, la cui produzione risale a cavallo del 2008-2009.
Edito ibiskos, il libro racchiude al suo interno mondi paralleli strutturati in diversi piani di realtà tra cui l’onirico tanto da poter essere paragonato a un film di Tim Burton.
Venerdì 25 maggio alle ore 21:30, verrà fatta una presentazione del romanzo, presente anche l’autore.
L’incontro, “Giovani Holden” ,sarà coordinato da Maria B Balsamello e si terrà presso Gruppo culturale Fornace Pasquinucci, p.zza Dori, 50050 Capraia (FI)
Caterina Roti